Le regioni non vogliono le centrali, i comuni non vogliono le centrali. Le posizioni politiche sono nette, il parere al decreto legislativo sulle localizzazione sarà negativo. Il governo se lo aspettava e ha già dichiarato che tirerà dritto. Guardando più in profondità possiamo dire che al primo "giro" le generose compensazioni non hanno fatto vacillare il fronte antinuclearista delle regioni. Mentre un discorso diverso va fatto per i comuni: l'Anci ha scritto chiedendo sostanzialmente più soldi per i comuni del vecchio nucleare. Per coerenza Chiamparino non dovrebbe opporsi ai denari per i comuni del nuovo nucleare.
Quella di oggi non viene considerata una sconfitta dal governo la cui strategia è molto più pregamatica: ottenere dalla Corte Costituzionale una sostanziale conferma della legge e andare a costruire nelle sole regioni favorevoli: il Veneto non si è schierato con le altre regioni e li Lazio, con la Polverini, si piegherà alle necessità del governo dopo le elezioni di marzo.