Il procuratore di Piacenza ha chiesto il rinvio a giudizio per Milena Gabanelli querelata dal parlmentare leghista Massimo Polledri. Ora toccherà al Gip decidere se procedere o archiviare il tutto. Polledri si è sentito diffamato da una ormai famosa (almeno per chi si occupa di energia) puntata di Report del novembre 2008 in cui si indagava sulla pessima gestione delle scorie e delle operazioni di smantellamento dei vecchi siti. In particolare il politico piacentino veniva tirato in ballo per aver attaccato la Sogin (allora guidata da Carlo Jean) in una lettera, lamentando una scarsa qualità della comunicazione tra la società con i territori che ospitano le centrali. Problema risolto a Caorso con un contratto da 200 mila euro alla Integra solutions una società che nel frattempo curava la campagna elettorale di Polledri. L'allusione ad una "raccomandazione" ha fatto scattare la querela
La storia di Sogin, i guasti del carrozzone messo su dal generale Carlo Jean, e i tentativi successivi di recupero è raccontata diffusamente nel capitolo 4 del libro. Limitiamoci agli aggiornamenti. Innanzitutto, forse per chiarire quanto fosse campata in aria l'accusa, Polledri ha accusato la Gabanelli di aver fatto un giochetto molto simile a quello imputatogli dai giornalisti di Report. Alla Pm di Piacenza sono state consegnate una serie di mail in cui si dimostra che l'amministratore delegato della Sogin del 2008, Massimo Romano, ha ingaggiato una società di comunicazione la Ad Hoc (altri 200 mila euro) per gestire i rapporti con la stampa e per l'occasione "parare" la botta di Report. Secondo i difensori di Polledri la Gabanelli di sarebbe fatta "ammorbidire" dopo un pranzo con lo stesso Romano organizzato da Ad Hoc. E infatti nella puntata di Report il management di allora (Romano è stato rimosso ad Agosto 09) non veniva accomunato con gli sprechi dei suoi predecessori. La Gabanelli sta pensando di controquerelare.
Commento personale: Se l'accusa di Report a Polledri era il classico "teorema", la controaccusa del politico è semplicemente inconsistente. Se una qualsiasi società di Pr potesse indirizzare i servizi di Report, la trasmissione non sarebbe lo spauracchio di tutte le società italiane, terrorizzate solo dal fatto di essere citate visto che secondo il sentire comune Report parla male a prescindere. Tra l'altro il giudizio complessivo del servizio sul nucleare e su Sogin era del tutto negativo, quindi il messaggio finale della puntata era che la società, anch quando non spreca in maniera palese i soldi pubblici, è comunque inutile.
Se anche Report, oltre a molti altri giornalisti (io sono tra questi, ma valutazioni analoghe sono apparse sul Sole 24 ore e sul Corriere della Sera) ha considerato la gestione Romano un netto miglioramento rispetto alle precedenti, vuol dire che qualche dato di fatto c'è. Anche se cedere alla dietrologia è sempre la strada più facile, perché rende la verità solo un "punto di vista", per di più fortemente influenzato da pregiudizi e posizioni politiche
La vicenda non meriterebbe tutto questo spazio se non fosse che sempre più voci mi dicono che i destini di Polledri e del nucleare italiano continueranno ad intrecciarsi.