giovedì 16 dicembre 2010

Passetto

E' arrivato il decreto sulle tecnologie. L'ho anticipato ieri su Repubblica. Nessuna novità, se non per aver spazzato via le minime speranze di riadattare le vecchie centrali (e quindi i vecchi siti). C'è spazio solo per la terza generazione avanzata.
Lo scenario si definisce: ci saranno dunque almeno un paio di Epr in due siti diversi (entrambi raddoppiabili). Per il decennio successivo forse faranno la loro comparsa gli Ap1000.
Il Cipe e i tecnici del ministero rimangono sordi a tutto il dibattito si sta sviluppando intorno all'Epr e che i lettori di questo blog ben conoscono.
L'Enel ed Edf li hanno sempre bollato i tanti dubbi sulla costruzione di questo gigante come peccati di gioventù che si risolveranno con l'esperienze fatte a caro prezzo a Olkiluoto e Flamanville.

Chissà se l'agenzia affronterà più puntualmente il tema, non contateci troppo.

domenica 12 dicembre 2010

Vediamoci a Chernobyl

La città fantasma più famosa del mondo sarà presto visitabile dai turisti. Il ministro delle Emergenze ucraino, Viktor Baloga, ha annunciato l'apertura al turismo di massa del sito protagonista del disastro della storia del nucleare. Da gennaio saranno infatti organizzati tour nell'impianto. L'idea è anche sfruttare il decimo anniversario dalla chiusura definitiva dell'impianto. Il 15 dicembre del 2000 fu spento il terzo reattore, l'unico che era rimasto attivo da quel 26 aprile del 1986 quando esplose il reattore 4 provocando 65 vittime. Ci si riferisce all'incidente vero e proprio, mentre sono migliaia i morti per patologie e conseguenze della fuoriuscita dei materiali radioattivi (cifre che, come saprete, sono oggetto di ampio dibattito da decenni).
Nella città ucraina lavorano circa 4000 persone e i suoi spettrali d'intorni hanno visto regolari visite da parte di giornalisti e scienziati. Per quello che si vede non viene voglia di correre a visitare gli ameni luoghi ucrani, anche se pare che siano molto apprezzati
da i ricchi del posto

Quello che è certo, scusate l'ecologismo estremo, è che un incidente nucleare come quello di Chernobyl lascia sull'ambiente segni meno duraturi della costante presenza umana.

giovedì 2 dicembre 2010

Figlio di nessuno

Oltre alla tristezza del dispettuccio di Scajola alla Prestigiacomo, c'è un messaggio profondo nella bocciatura di Michele Corradino come commissario dell'agenzia per la sicurezza nucleare.
Il progetto di ritorno delle centrali nucleari è ufficialmente sparito dalle priorità del governo. Se ne riparla, come molte altre cose, dopo il 15 dicembre. Non solo nel caso più ovvio di un cambio di maggioranza, ma anche se dovesse sopravvivere questa. Un governo molto "cagionevole" si avventurerà con il cipiglio di qualche mese fa nella disfida atomica?

Se in primavera si tornerà al voto, le centrali nucleari si guadagneranno una fetta del dibattito, ma ancora più importante ricordare che anche l'Enel avrà qualcosa da giocarsi. A maggio scadrà il mandato di Fulvio Conti e il risultato delle elezioni peserebbe sulle sue possibilità di riconferma.

mercoledì 1 dicembre 2010

Inizia la rifondazione di Areva

E' ormai chiaro che non ci sarà Anne Lauvergeon alla guida di Areva deò prossimo futuro. Il suo mandato scade a giugno ma in Francia non si nasconde la possibilità di un anticipo. Il magazine Challenges parla di un comitato ad hoc costituito dal consiglio di sorveglianza di Areva per trovare il successore

Il Comitato nel quale c'è anche l'ex numero uno di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, scrive Challenges, "proporrà 3 nomi". Tra i nomi citati, scrive il magazine, ci sarebbero "Alexandre de Juniac, il capo gabinetto del ministro dell'Economia, Christine Lagarde e Denis Ranque, l'ex numero uno di Thales".