Oltre alla tristezza del dispettuccio di Scajola alla Prestigiacomo, c'è un messaggio profondo nella bocciatura di Michele Corradino come commissario dell'agenzia per la sicurezza nucleare.
Il progetto di ritorno delle centrali nucleari è ufficialmente sparito dalle priorità del governo. Se ne riparla, come molte altre cose, dopo il 15 dicembre. Non solo nel caso più ovvio di un cambio di maggioranza, ma anche se dovesse sopravvivere questa. Un governo molto "cagionevole" si avventurerà con il cipiglio di qualche mese fa nella disfida atomica?
Se in primavera si tornerà al voto, le centrali nucleari si guadagneranno una fetta del dibattito, ma ancora più importante ricordare che anche l'Enel avrà qualcosa da giocarsi. A maggio scadrà il mandato di Fulvio Conti e il risultato delle elezioni peserebbe sulle sue possibilità di riconferma.