La città fantasma più famosa del mondo sarà presto visitabile dai turisti. Il ministro delle Emergenze ucraino, Viktor Baloga, ha annunciato l'apertura al turismo di massa del sito protagonista del disastro della storia del nucleare. Da gennaio saranno infatti organizzati tour nell'impianto. L'idea è anche sfruttare il decimo anniversario dalla chiusura definitiva dell'impianto. Il 15 dicembre del 2000 fu spento il terzo reattore, l'unico che era rimasto attivo da quel 26 aprile del 1986 quando esplose il reattore 4 provocando 65 vittime. Ci si riferisce all'incidente vero e proprio, mentre sono migliaia i morti per patologie e conseguenze della fuoriuscita dei materiali radioattivi (cifre che, come saprete, sono oggetto di ampio dibattito da decenni).
Nella città ucraina lavorano circa 4000 persone e i suoi spettrali d'intorni hanno visto regolari visite da parte di giornalisti e scienziati. Per quello che si vede non viene voglia di correre a visitare gli ameni luoghi ucrani, anche se pare che siano molto apprezzati
da i ricchi del posto
Quello che è certo, scusate l'ecologismo estremo, è che un incidente nucleare come quello di Chernobyl lascia sull'ambiente segni meno duraturi della costante presenza umana.