Visto che di solito ci accaniamo contro i ritardi del programma nucleare italiano, questa volta concediamo a Scajola e soci una pausa per prendercela con la burocrazia americana.
Il 9 marzo scorso l'intera industria nucleare si è riunita a Washington. La Nuclear regolatory commission avrebbe dovuto fare chiarezza sulla politica nazionale sui rifiuti atomici, non ne è uscito un granché, se non la convinzione che entro dieci anni si dovrà adottare un piano di depositi di superficie per il contenimento a "medio termine". Una parte di questo decennio verrà utilizzata anche per definire questo "medio termine" (100, 200 o 400 anni) dopo una serie di test sulla tenuta degli attuali contenitori e delle tecnologia di riduzione della radioattività.
Abbandonato il deposito geologico definitivo di Yucca Mountain nel Nevada (Capitolo 4 Quando) e in attesa di questo piano intermedio, le scorie prodotte annualmente rimarranno confinate nelle stesse centrali nucleari che le producono.