E.on e Suez formeranno la seconda cordata per la costruzione di centrali in Italia. La concorrenza con Enel-Edf significa probabilmente che si lavorerà con scelte tecnologiche diverse (leggi Ap 1000 di Westinghouse)
La fredda cronaca: E.ON e GDF Suez confermano la volontà di partecipare attivamente al processo di sviluppo di questa fonte di energia nel Paese.
per ora non sono stati messi soldi sul tavolo: l'accordo serve a potersi sedere ai con il governo e la futura autorità (magari influenzarne i primi orientamenti ed evitare standard troppo "chiusi" e favorevoli alla prima cordata)
si specifica che "Entrambi i partner sono a favore di una forte cooperazione con utility locali così come con società energivore italiane". A2a e Sorgenia sono avvertite.
Klaus Schäfer, Amministratore Delegato di E.ON Italia ha dichiarato: “Il nucleare è una delle soluzioni per l’Italia in grado di ri-bilanciare il mix di generazione di energia nei prossimi 15 anni, garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli approvvigionamenti, riducendo le emissioni di CO2 e consentendo di produrre energia a costi relativamente competitivi. L’introduzione di energia nucleare, accanto allo sviluppo di fonti fossili più pulite, delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, sarà essenziale nel futuro. Se le condizioni nel Mercato Italiano evolveranno nella direzione auspicata, la nostra cooperazione con GDF SUEZ potrebbe contribuire nel futuro alla costituzione di un ulteriore consorzio".
La nascita del secondo consorzio è la miglior notizia per il programma, già definito "agonizzante" da parecchi addetti ai lavori. Vediamo se è un sussulto post mortem o il segno che "eppur si muove".