Va riconosciuto all'ex ministro di aver avuto ragione: solo un anno fa mi spiegava che la Corte Costituzionale non sarebbe stato un ostacolo alla legge sul nucleare. Con due sentenze successive ha prima salvato la legge nazionale dai ricorsi delle regioni e ieri ha bocciato le leggi locali volte a bloccare gli insediamenti nei loro territori. Evidentemente, al contrario del suo principale, Scajola sapeva che il rosso delle toghe dei giudici costituzionali non è un'indicazione politica.
Evitata questa possibile causa di ritardo e fatta l'agenzia, la strada ora potrebbe sembrare in discesa se non fosse che siamo pronti per un'altra campagna elettorale in cui il nucleare tornerà ad essere un argomento su cui dividersi