Nessuna sorpresa nella cinquina di nomine dell'Agenzia nucleare. Dopo tanta attesa non poteva andare diversamente, ogni inserimento dell'ultima ora avrebbe probabilmente rimandato ancora la decisione finale.
Confermato dunque lo squilibrio per cui i due "tecnici" sono scelti dal ministero dello Sviluppo, mentre l'Ambiente si affida a due giuristi (niente geologi, sismologi e cose così?). Non era previsto che ci fossero dei frenatori, ma con queste personalità coinvolte, nasce un struttura votata alla collaborazione con gli operatori piuttosto che un severo controllore.
Per Maurizio Cumo si tratta dell'ennesimo riconoscimento alla carriera, dopo aver rischiato di tornare come presidente della Sogin, o anche al posto di Veronesi, si siede al suo fianco.
Di un paio di generazioni successive è Enrico Ricotti, professore ordinario presso il Dipartimento Energia, Divisione Energia Nucleare del Politecnico di Milano. E' l'uomo della terza generazione, senza particolari simpatie per il modello francese.
Dagli uffici della Prestigiacomo sono arrivati Michele Corradino, Consigliere di Stato, è attualmente capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Esperto di diritto amministrativo, sarà chiamato ad un lavoro delicatissimo visto che il meccanismo dei ricorsi e dei blocchi nelle procedure sono (come per tutte le grandi opere) tuttora l'arma più efficace nelle mani di enti locali e associazioni contro.
Stefano Dambruoso, magistrato, invece è un esperto di lotta al crimine organizzato. Si pensa che sia una particolare vigilanza su questo fronte quando si parlerà di nucleare?
Buon lavoro a tutti