lunedì 18 ottobre 2010

Complottismo senza limitismo

Risibile ricostruzione di Dagospia su un complotto internazionale, a sfondo nucleare, che avrebbe deciso le sorti di Scajola. Non lo linko per decenza. Leggetevi direttamente la versione debunkata dagli amici di Giornalettismo.

A futuro uso di chiunque si diverta fare retroscena sul mondo dell'atomo metto in fila un paio di certezze.

Il destino del nucleare italiano è legato mani e piedi ai francesi. Quello che conviene a Parigi si farà in Italia

Purtroppo anche in Francia litigano: Areva, guidata da Anne Lavergeon è in forte difficoltà, Sarkozy dovrebbe farla fuori entro il 2011. A guidare la filiera atomica transalpina è ora la Edf di Proglio, loro decideranno se continuare a spingere il modello Epr che invece sta registrando diversi fallimenti in giro per il mondo.

In Italia il primo a costruire sarà l'Enel, nessun può sorpassarla

Gli americani, General Electric e Westinghouse, stanno cercando di entrare grazie a contatti con altri costruttori (Gdf Suez e E.on). Improbabili novità consistenti prima della fine dell'anno prossimo.

I russi pur essendo tra i più attivi costruttori a livello mondiale (vedi post precedenti), non hanno possibilità di ottenere spazio da noi. Non sono considerati presentabili all'opinione pubblica (e come dargli torto).

L'agenzia italiana non sarà certo "sfidante" rispetto ai progetti che le saranno sottoposti. Anzi molti esperti coinvolti nel programma nucleare nazionale si aspettano di guadagnare un po' del tempo perduto finora. Curioso perché di solito nei paesi avanzati (vedi Finlandia o Stati Uniti) è proprio la "pignoleria" delle agenzie di controllo a far crescere tempi e costi dei progetti. C'è solo da sperare che Veronesi e C. smentiscano questa convinzione.