Criticabile, e vedremo dove, ma non falsa o artefatta.
In questo campo non esiste l'oggettività, quelli che chiedono alle ricerche di togliere loro ogni dubbio sulla sicurezza o sulla convenienza del nucleare fanno un errore fondamentale. Il nucleare è, a livello mondiale, un lungo confronto di tesi di parte. Anzi devo dire che, considerando la disparità di mezzi tra i big energetici e le associazioni ambientaliste, il trattamento dei media è clamorosamente equo.
Come ho scritto nel libro, non esiste una risposta definitiva, guardate i tedeschi: in vent'anni hanno cambiato idea tre volte (moratoria, spegnimento progressivo e definitivo, allungamento della vita delle centrali).
il pur bravo Giorgio Meletti esplicita l'equivoco quando scrive:
Non si capisce quale antinuclearista potrebbe essere spinto da un documento del genere a rivedere le sue opinioni. Probabilmente gli basterà vedere titolo e sommario per decidere di non leggerlo.
La vicenda nucleare in Italia può diventare una grande battaglia per la conquista delle menti degli italiani (propaganda pro Vs propaganda contro) o un'interminabile tiro alla fune in cui si permette all'Enel e agli altri di provarci senza fare sconti. Visto il periodo, facile il paragone tra fare campagna elettorale e governare un paese. I nostri politici, ma anche gli italiani in generale, sembrano divertirsi durante le prime e annoiarsi a morte quando si tratta di gestire il paese.