martedì 29 giugno 2010

Free riding regolatorio

Il New York Times ci informa che la Nuclear Regulatory Commission sta analizzando l'ultimo arrivato dei reattori di terza generazione, l'Ap 1000 della Westinghouse. Sarà costruito in Georgia ad Augusta, famosa per essere una città tendenzialmente povera e al tempo stesso sede del torneo di Golf più famoso d'America: il Masters.

In maniera molto trasparente vengono messi in luce tutti i punti deboli del progetto. Si discute se lo scudo protettivo anti-aereo (in caso di attacco terroristico) possa reggere altri tipi di shock come ad esempio un terremoto.
In pratica una dozzina di professori, esterni alla commissione, sta elencando le possibili controindicazioni ad ogni scelta tecnica. Westinghouse ha deciso di separare le due protezioni in metallo e in cemento armato, intorno al guscio. Secondo gli ingegneri americani l'intercapedine d'aria tra i due rivestimenti avrebbe il vantaggio, in caso d'incidente, di permettere l'espulsione del calore, evitando l'effetto-termos.
Al contrario i critici dicono che la combinazione di cemento e acciaio fornisce una resistenza maggiore al tempo e alla ruggine rendendo meno probabile il rischio di fessurazioni.

Dibattito interessante e utile, anche perché se e quando questi progetti di reattori arriveranno da noi, l'Agenzia sarà poco più di un notaio, chiamata a recuperare il ritardo accumulato finora. Speriamo dunque che gli americani facciano un buon lavoro

mercoledì 23 giugno 2010

Il pellegrinaggio della Prestigiacomo

Come riportano alcuni giornali, la visita del ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo alla centrale di Flamanville ha segnato una soprendente apertura al nucleare. A commento di questa "conversione" utilizzo le dichiarazioni di Federico Testa in maniera del tutto strumentale. Le parole del responsabile dell'energia del Pd mi servono per descrivere il comportamento decisamente dilatorio del suo dicastero dell'ambiente. Il ministro -evidentemente - non se n'è accorto finora (e non è un buon segno per lei):
"Apprendo con piacere che il ministro Prestigiacomo, in visita alla centrale di Flamanville, si sarebbe finalmente convinta dell'importanza della costituzione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, dopo averne tenuta bloccata la costituzione (insieme al suo collega, l'ex ministro Scajola) negli ultimi mesi, esclusivamente per motivi di 'potere' nella designazione dei componenti"


Insiste Testa:
"E' sorprendente la disinvoltura con cui il governo, tuttora privo del Ministro competente, ed in ritardo su tutti gli adempimenti previsti dalla legge, chiede ad altri di dialogare. La disponibilità al dialogo? Non è mai venuta meno, da parte nostra, e lo dimostrano i lavori parlamentari: è il governo che preferisce le dichiarazioni ideologiche, di facciata, ma manca poi della serietà e del rigore necessario per portare avanti processi delicati come quello di cui stiamo parlando".


Per dimostrare la sincerità della sua conversione la Prestigiacomo dovrà battere un colpo sul fronte dell'Agenzia-che-non-può-essere-nominata. Altrimenti spero almeno che la gita sia stata di suo gradimento.

lunedì 21 giugno 2010

....e compie un miracolo (Vendola 2)

Per chiarire, la dichiarazione di Vendola nasce da una riflessione che vale la pena spiegare: La Corte Costituzionale, nella sentenza da lui citata, ha smontato l'arma dei commissari di governo per velocizzare la realizzazione delle infrastrutture. Vale a dire elettrodotti, centrali elettriche e centrali nucleari.
Se regione e governo fossero in disaccordo insanabile l'esecutivo non potrà forzare su questo punto. Che quella fosse una strada tecnicamente praticabile è sembrato a tutti molto poco probabile, tanto quanto "l'esercito a presidio dei cantieri" evocato da Berlusconi.

Ma il vero miracolo Vendola lo ha compiuto mettendo d'accordo il presidente dei Verdi Angelo Bonelli e il sottosegretario Stefano Saglia.

Per Bonelli la sentenza è
un primo passo contro le modalita' decisionali del governo in materia energetica, in particolare su quanto riguarda i commissari, ma non è ancora quello decisivo per fermare la scelta nucleare del governo.


Per Saglia
La decisione della Consulta non riguarda le norme sul nucleare, ma semplicemente la possibilità da parte dello Stato di nominare commissari per sbloccare le procedure sulle infrastrutture. Vendola fa solo propaganda perchè le norme emanate dal Governo per il rilancio del nucleare comprendono l'intesa con le Regioni e, quindi, sono rispettose della Carta Costituzionale


Segnatevi il giorno, perché non succederà mai più

Vendola anticipa la Corte

Direttamente dalle agenzie e dal comunicato del governatore della Puglia: secondo Vendola la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso delle 11 regioni contro la bocciato la legge che permetteva il ritorno all'energia nucleare nel nostro paese (legge 215 del 9 giugno 2010, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale venerdì scorso).
"Questa legge - ha commentato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola - era stata fortemente voluta dal presidente del Consiglio e dall'ex ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Era considerata uno dei fiori all'occhiello del governo nazionale. La Corte Costituzionale fa giustizia cassandola, restituendo agli enti locali, ed in particolar modo alle regioni, la facoltà di appoggiare o rigettare integralmente le scelte operative e territoriali dell'esecutivo nazionale in materia di energia nucleare. Finisce anche ogni possibilità di commissariamento, essendo stata dichiarate illegittima ogni urgenza in materia".


Peccato che la legge fosse un'altra (quella sul nucleare è la 99/09) e la decisione della Consulta è attesa forse per domani. Peraltro le voci di corridoio dicono che per le regioni dovrebbe andare diversamente, con rilievi minimi a favore delle regioni e il corpo della legge sopravvissuto alle proteste regionali

giovedì 10 giugno 2010

Si fa presto a dire "allunga", anche in finlandese

Il New York Times sottolinea un problema abbastanza sottovalutato. In Ohio un bel pezzo del guscio di protezione del nocciolo è stato mangiato dall'acido. Un problema scoperto nel 2002 e che ha portato a lunghe chiusure dell'impianto.
La storia per intero la trovate qui. Non si tratta di un caso isolato e nonostante questo non la Nrc non sembra preoccuparsi, anzi concede sospensioni nelle ispezioni di routine e si prepara ad una pioggia di estensioni delle licenze esistenti.

E' oggettivo che il rischio di incidenti cresca al crescere dell'età media della "flotta di centrali" che ormai viaggia verso il mezzo secolo di vita media

Invece si allunga l'attesa dei finlandesi (e non solo la loro) per vedere il primo Epr della storia. Areva ha rimandato di altri sei mesi la prevista conclusione dei lavori. Non è più neanche una notizia. Con questi ritardi (3 anni accumulati in 3 anni di lavori) Areva si sta allenando per i cantieri italiani

lunedì 7 giugno 2010

e seconda cordata fu....

E.on e Suez formeranno la seconda cordata per la costruzione di centrali in Italia. La concorrenza con Enel-Edf significa probabilmente che si lavorerà con scelte tecnologiche diverse (leggi Ap 1000 di Westinghouse)

La fredda cronaca: E.ON e GDF Suez confermano la volontà di partecipare attivamente al processo di sviluppo di questa fonte di energia nel Paese.
per ora non sono stati messi soldi sul tavolo: l'accordo serve a potersi sedere ai con il governo e la futura autorità (magari influenzarne i primi orientamenti ed evitare standard troppo "chiusi" e favorevoli alla prima cordata)

si specifica che "Entrambi i partner sono a favore di una forte cooperazione con utility locali così come con società energivore italiane". A2a e Sorgenia sono avvertite.

Klaus Schäfer, Amministratore Delegato di E.ON Italia ha dichiarato: “Il nucleare è una delle soluzioni per l’Italia in grado di ri-bilanciare il mix di generazione di energia nei prossimi 15 anni, garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli approvvigionamenti, riducendo le emissioni di CO2 e consentendo di produrre energia a costi relativamente competitivi. L’introduzione di energia nucleare, accanto allo sviluppo di fonti fossili più pulite, delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, sarà essenziale nel futuro. Se le condizioni nel Mercato Italiano evolveranno nella direzione auspicata, la nostra cooperazione con GDF SUEZ potrebbe contribuire nel futuro alla costituzione di un ulteriore consorzio".

La nascita del secondo consorzio è la miglior notizia per il programma, già definito "agonizzante" da parecchi addetti ai lavori. Vediamo se è un sussulto post mortem o il segno che "eppur si muove".