In arrivo la direttiva europea che vieta di stoccare fuori dall'Ue le scorie adioattive prodotte dai paesi membri. Il testo definitivo sarà pronto in estate, ma la decisione politica sembra ormai irreversibile.
Una scelta sconveniente ma doverosa per gli europei a più riprese corteggiati dai russi disponibili a ospitare le nostre scorie dietro pagamento
Il commissario all’energia Guenther Oettinger ha dichiarato: “La sicurezza è la nostra preoccupazione maggiore. Ma possiamo controllare solo ciò che succede dentro l'unione europea"
Putin nel recente incontro con Berlusconi ha ribadito questa disponibilità: "Siamo in grado di fornire anche combustibile nucleare e, cosa molto importante, siamo pronti a ritirarlo" dopo il suo utilizzo, ha detto il premier secondo l'agenzia russa Ria Novosti
La direttiva che sarà varata nella seconda metà dell'anno disciplinerà la gestione delle scorie (comprese quelle provenienti dai dispositivi elettromedicali) in tutte le fasi dal momento della loro generazione fino allo stoccaggio finale. L'individuazione dei siti potrà essere il frutto di una collaborazione fra diversi stati membri, per cui le scorie di un paese potranno essere stoccate in un altro paese dell'Ue, anche in considerazione delle possibili economie di scala.
Per ora, nota la commissione, per le categorie di scorie radioattive più pericolose, solo in alcuni stati membri sono stati fatti dei progressi nello sviluppo di progetti per lo stoccaggio geologico in profondità. In questi paesi (Finlandia, Svezia e Francia), è probabile che vi saranno dei depositi operativi entro il 2025, mentre germania e belgio potrebbero seguire entro il 2040.