Il governo italiano approva la moratoria di un anno nella speranza di evitare il quorum al referendum per scongiurare l'abolizione della legge sul nucleare e quella del legittimo impedimento (scegliete voi a quale tiene di più)
In Germania la Merkel diventa atomoscettica dopo che negli ultimi mesi i verdi diventano una forza che elettoralmente vale fino al 20%
In Francia tutte le agenzie governative spingono ben oltre il lecito per sottolineare i rischi e le conseguenze (anche quelle inutili, tipo la nube di Fukushima che arriva da noi) dell'incidente giapponese nella speranza di un'enorme ondata di sostituzioni delle vecchie centrali europee
Secondi fini elettorali, politici e nazionali interferiscono continuamente sulla gestione delle centrali nucleari, presenti e future. Questo non ne aumenta ne l'uso efficiente, ne riduce i costi per la collettività. Come succede in altri campi, solo una supervisione di Bruxelles potrebbe sottrarre l'atomo a questo caos.Come succedeva negli anni 50.