mercoledì 23 marzo 2011

Ci vorrebbe l'Europa

Il governo italiano approva la moratoria di un anno nella speranza di evitare il quorum al referendum per scongiurare l'abolizione della legge sul nucleare e quella del legittimo impedimento (scegliete voi a quale tiene di più)

In Germania la Merkel diventa atomoscettica dopo che negli ultimi mesi i verdi diventano una forza che elettoralmente vale fino al 20%

In Francia tutte le agenzie governative spingono ben oltre il lecito per sottolineare i rischi e le conseguenze (anche quelle inutili, tipo la nube di Fukushima che arriva da noi) dell'incidente giapponese nella speranza di un'enorme ondata di sostituzioni delle vecchie centrali europee

Secondi fini elettorali, politici e nazionali interferiscono continuamente sulla gestione delle centrali nucleari, presenti e future. Questo non ne aumenta ne l'uso efficiente, ne riduce i costi per la collettività. Come succede in altri campi, solo una supervisione di Bruxelles potrebbe sottrarre l'atomo a questo caos.Come succedeva negli anni 50.