martedì 11 maggio 2010

Pierluigi batti un colpo

Il Riformista ha pubblicato una lettera firmata da esponenti e simpatizzanti del Partito Democratico per riportare la principale forza di opposizione ad un atteggiamento più pragmatico nei confronti del nucleare.

Il passaggio che più mi piace della lettera è:

Sebbene la legge che reintroduce la possibilità di utilizzo del nucleare contenga forzature e punti sbagliati e ci siano limiti nell’azione di governo per la realizzazione dell’annunciato programma nucleare, riteniamo che non sia in alcun modo giustificata l’avversione al reingresso dell’Italia nelle tecnologie nucleari .
Gli errori del Governo meritano una puntuale sottolineatura da parte dell’opposizione e le prese di posizione dei gruppi parlamentari del Pd nelle sedi competenti si sono ispirate a una logica di contestazione di merito.

È incomprensibile, invece, la sbrigatività e il pressapochismo con cui, spesso, da parte di esponenti del Pd, vengono affrontati temi che meriterebbero una discussione informata e con dati di fatto.


Si potrebbe scrivere un libro in cui si raccontano sia il risveglio a livello internazionale, sia le "forzature e i limiti dell'azione del governo italiano". Ci vorrebbe uno bravo però.
Mi concedo una rara autocitazione dalla conclusione del libro :
Da noi si tenta di giocare la carte del nucleare come alternativa alle rinnovabili. Un errore commesso ancha a Sinistra, dove riconquistare la propria base è una necessità superiore a quella di tentare educarla

Non credo che l'appello sortirà grandi effetti e ripensamenti, sia per la scelta della testata, il Riformista, segno che la posizione non è spinta da nessuna delle elites dirigenti del Pd, sia per la lista dei firmatari. Alcuni molto stimabili, ma di certo non dei pezzi da 90 del partito (non suoni come una critica, direi piuttosto un ulteriore punto di merito).